Si, forse sto esagerando un pochino, ma non troppo.
Il titolo è provocatorio, ma solo perché voglio farti capire una cosa che ho imparato in tanti anni di insegnamento:
quando le persone non conoscono bene un argomento, o peggio non vogliono che gli altri capiscano davvero, usano paroloni, gergo tecnico e concetti oscuri per spiegarsi.
Non ha nulla a che vedere con la complessità di ciò che si sta insegnando, ha a che fare col potere…
Lascia che mi spieghi meglio: si presuppone che un maestro abbia qualcosa da trasmettere, e che questa conoscenza abbia un valore.
È suo dovere quindi insegnare in maniera tale che gli allievi siano in grado di comprendere e apprendere attraverso istruzioni chiare e semplici, in modo che il concetto, o l’abilità, siano facilmente trasferibili.
Ma se il tuo maestro non possiede le capacità che dice di avere (o non è davvero intenzionato a trasmettertele), allora deve trovare il modo per rendere meno evidente questa sua mancanza.
Et voilà, ecco nascere magicamente tecniche segrete, spiegazioni complesse o fumose, veri e propri ostacoli posti sul cammino dell’allievo.
Ti dico una cosa: il percorso marziale è già sufficientemente complesso senza che un maestro che non desidera condividere ti metta i bastoni tra le ruote.
Fatta questa premessa, posso demolire il titolo di questo post.
Esiste la filosofia nelle arti marziali, ed è composta di grandi valori come la determinazione, il rispetto, l’umiltà e l’autocontrollo.
Elementi che, se ben appresi e interiorizzati, ci possono rendere degli esseri umani formidabili.
Il punto è che, nella mia battaglia personale per cercare di screditare i disonesti che operano in questo settore, devo fare luce su alcune mistificazioni che nulla hanno a che vedere con le virtù umane che le arti marziali possono insegnare.
Troppo spesso si sente parlare di misteriose energie interne, poteri soprannaturali e capacità extrasensoriali nel mondo marziale.
Alcune discipline sono letteralmente infestate da falsi spiritualismi.
Il problema (o meglio la truffa) nasce da un esigenza malriposta di chi si avvicina alla pratica marziale.
Molte persone affrontano una crisi spirituale, non ritengono più che le religioni rivelate siano in grado di rispondere a domande esistenziali e cercano vie alternative per soddisfare questo desiderio.
Attenzione, non c’è nulla di male in questo, e per certi aspetti può essere pure una buona scelta.
Il problema nasce con personaggi che sfruttano le debolezze delle persone per sostituirsi come nuovi profeti o guru.
Si riempiono la bocca di parole come “energia interna”, “forza cosmica” e altri concetti astrusi, finalizzati a creare un’aura di misticismo.
Ho visto con i miei occhi persone che spacciavano per “energia interna” e “legame con l’universo” la capacità di non farsi spostare con una spinta.
Nessuna magia, il trucco risiedeva semplicemente in un ottimo assetto e controllo del baricentro, ovvero la base per ogni marzialista esperto.
La truffa sta nel far credere all’allievo che tale abilità possa essere trasmessa solo attraverso le modalità conosciute dal maestro tramite qualche insegnamento esoterico, legandolo così a doppio filo a un non-insegnamento.
Con questo non voglio certo dire che non esista un Dio o una forza creatrice, io questo non lo so e non ho alcuna verità da vendere in merito.
Invece so di certo che il corpo umano è in grado di fare cose incredibili, talvolta ai limiti della comprensione, ma questo non significa che debba corrispondere per forza a una qualche spiritualità o segreto.
Per come la vedo io basta guardare un qualsiasi atleta sponsorizzato RedBull per pensare che abbia delle doti soprannaturali, solo che chi pratica abitualmente sport estremi non sente l’esigenza di rivendere la propria performance come un prodotto spirituale.
Alla fine, ritengo che l’approccio più corretto alle arti marziali sia il famoso rasoio di Occam: finché un abilità può essere spiegata in maniera semplice (attenzione, non banale, SEMPLICE) non c’è alcun bisogno di falsi spiritualismi.
Chi si riempie la bocca di parole non immediatamente comprensibili lo fa solo per creare intorno a sé un’aria di misticismo, e i primi nemici della lista sono i maestri delle scuole-setta.
Questi, più di tutti, cercano di coinvolgere gli allievi per fascinazione e si attribuiscono poteri vicini al soprannaturale.
Il fatto poi che molte arti marziali orientali siano strettamente connesse con la filosofia e la religione non ha fatto altro che esasperare il problema in occidente, dove la ricerca di un contatto con il misticismo diventa una contrapposizione ai nostri ritmi frenetici.
Tuttavia credo fortemente che chi insegna oggi in occidente abbia il dovere morale di sostituire alcuni aspetti all’interno di questi stili con la relativa spiegazione scientifica.
Il fatto che là fuori ci siano un sacco di persone che vogliono a tutti costi credere in qualcosa di soprannaturale non giustifica chi se ne approfitta per vendere se stesso come profeta.
Degli anni ’90 forse ti ricorderai il telefilm X Files, che trattava di paranormale. Nell’ufficio di uno dei protagonisti c’era un poster che indica perfettamente lo stato mentale di alcune persone.
In questo post c’era un ufo, e sopra la scritta “I want to believe”: tradotto in italiano vuol dire io voglio credere.
Tanto per chiarire, non sto dicendo che tutto sia razionalizzabile e che non esistano aspetti inspiegabili della realtà; dico però che la maggior parte delle persone che cercano di dare una risposta al desiderio di misticismo finiscono per autosuggestionarsi, al fine di soddisfare le loro domande.
Ancora peggio esistono alcune persone che sfruttano queste debolezze al fine di assumere una posizione di dominio psicologico, per ottenere favori di natura economica o sociale.
Queste persone di solito non hanno alcun merito, se non il fatto di aver trovato un modo efficace per convincere le persone facilmente suggestionabili e in cerca di una guida dalle capacità speciali.
Per farti capire cosa intendo ti rimando a un video molto divertente, che mostra un maestro di qualche arte marziale. Lo si vede manipolare gli allievi per stenderli al tappeto senza neanche toccarli. Youtube è pieno di marzialisti esperti di ipnosi. Quando il maestro nel video accetta di confrontarsi con un atleta di MMA, prende una scarica di legnate.
Perché?
Semplice, perché l’atleta di MMA non è suggestionabile: non conosce il maestro, non si piega al suo trucchetto e va dritto per la sua strada.
La colpa non è certo di chi è alla ricerca di un’esperienza particolare, ma se il pubblico entra in contatto solo con falsi profeti e non ha la possibilità di confrontarsi con la realtà avrà sempre e solo una visione distorta dalle manipolazioni di persone di dubbia professionalità.
In due parole, si lascerà sempre truffare.
Il mio personale obiettivo è quello di fare divulgazione, di aiutare le persone oneste che insegnano e amano le arti marziali (e che grazie al cielo sono tante).
Voglio aiutarli ad avere il successo che si meritano.
Per contro auguro a tutti coloro che approfittano del loro ruolo per avere favori sessuali, ingigantire il proprio ego, truffare, circuire e deludere coloro che hanno la sfortuna di essere loro allievi, di fallire molto presto.
“oggi sii umile, sorridi e allenati perché presto sarà già domani”
Alla prossima
Enrico Luciolli