In questo periodo dell’anno sto facendo gli ultimi colloqui di selezione per gli allievi che vogliono partecipare al mio corso di difesa personale.
Qualche giorno fa avevo un po’ di appuntamenti uno in fila all’altro e per staccare la spina in modo da riuscire ad essere al 100% con ognuna delle persone che dovevo incontrare mi sono lasciato un piccolo buco verso le 18:40 per andare a prendermi un caffè.
La palestra è in una traversa del corso principale di Verona ma dopo le 18 la maggior parte dei bar è chiusa perché in quella zona ci sono più che altro uffici.
Per potermi bere il caffe che volevo mi sono quindi avventurato per un pezzo del corso.
Camminando ho trovato un bar aperto con un paio di tavolini fuori e dato che la temperatura esterna era particolarmente piacevole mi sono seduto lì.
Ho ordinato il mio caffè al ginseng in tazza grande e ho iniziato a rispondere dal cellulare a un po’ di mail.
Dopo poco sono usciti dal locale per fumarsi una sigaretta un paio di ragazzi che stavano facendo aperitivo.
Dato che ero seduto girato verso il corso e stavo dando loro le spalle non li vedevo in faccia ma parlavano dietro di me con voce così alta che per ignorarli avrei dovuto indossare delle cuffie insonorizzanti.
Evidentemente adoperavano un tono così alto perché uno dei due era arrabbiato.
Il loro rumoroso discorso era tutto incentrato a denigrare una ragazza che evidentemente piaceva a uno dei due ma che non era a sua volta ben disposta nei confronti di quest’ultimo e che da quello che si capiva aveva rifiutato un invito a cena.
Le frasi principali erano cose tipo: quella è una stronza, se la tira, non sa cosa si perde e poi insulti e volgarità che per decenza non ripeterò qui.
Dopo poco uno dei due dice all’altro:
“fai finta di niente ché sta uscendo”
…e infatti dopo pochi secondi esce una ragazza che io vedo solo di spalle perché cammina per allontanarsi dal bar mentre sta parlando al telefono.
Finisce la telefonata e si rigira per tornare nel locale al che sento chiamare il mio nome.
Stacco gli occhi dalla mail che stavo scrivendo e vedo che la ragazza era la sorella più piccola di un mio amico.
Io e lei non eravamo migliori amici ma la conoscevo da molti anni e da ragazzo quando suo fratello viveva ancora con i genitori ero stato molte volte a casa loro.
Più di una volta mi ero fermato a parlare con lei e l’avevo rivista anche un paio di anni fa a una festa.
Lei ovviamente appena mi ha riconosciuto è stata molto carina con me: si è seduta al mio tavolo per chiedermi come stavo e per raccontarmi qualcosa di lei e di suo fratello dato che da quando lui si era traferito a Milano per lavoro ci eravamo un po’ persi di vista.
Lei subito mi ha raccontato che di recente aveva ascoltato i miei podcast e voleva quindi farmi delle domande.
Purtroppo il mio tempo era limitato perché alle 19 avevo un altro appuntamento e quindi ho dovuto interrompere la conversazione sul nascere senza riuscire a risponderle davvero.
Mentre ci stavamo salutando lei mi ha chiesto a che ora avrei concluso con il mio impegno e mi ha chiesto se poteva aspettarmi li al bar fino a quando non avessi terminato i miei colloqui.
Voleva finire la chiacchierata con me perché c’era una cosa che avevo detto nel quarto episodio che l’aveva colpita e data la mia esperienza le avrebbe fatto piacere se l’avessi potuta consigliare su una decisione importante che doveva prendere di lì a poco.
Le dissi che per me andava bene e mi alzai per andare a pagare.
Parlando con lei mi ero dimenticato dei due tipi dietro di me ma cercando di entrare nel locale per andare alla cassa me li sono trovati davanti.
Prima non li avevo visti in faccia ma lo sguardo di disprezzo che mi ha lanciato quello dei due arrabbiato con la mia amica mi ha permesso di riconoscerlo senza bisogno che dicesse niente.
Così, sorridendo gli ho detto: “Tranquillo ho sentito bene tutto quello che hai detto prima. Facciamo così: io non le dico niente ma tu fai l’uomo educato e ti scusi con lei per quello che le hai detto alle spalle.”
Il tipo è sbiancato, il suo amico si è dileguato come un ninja e la mia amica visibilmente arrabbiata ha detto: “perché? cosa hai detto su di me?”
Al che il tipo ha provato a insultarmi mentre stavo andando alla cassa a pagare ma quando mi sono rigirato e l’ho guardato negli occhi, questa volta con sguardo risoluto dicendo: “E’ davvero questo quello che vuoi?” lui ha cambiato atteggiamento e si è subito scusato con me e la mia amica.
P.S. Ci tengo a specificare che non lo stavo assolutamente minacciando ma è bastato semplicemente guardarlo in modo severo (tipo papà che becca il bambino con le mani nella marmellata) perché lui capisse di aver fatto una cavolata gigante e di essere stato beccato in flagranza di reato.
Quando dopo i miei colloqui sono tornato per finire di parlare con la mia amica, io e lei ci siamo fatti 4 risate mentre mi raccontava di cosa era successo con quel tizio.
Dev’essere stata davvero una brutta giornata per lui…
…e un po’ mi dispiace di essere stato io a peggiorargliela ma il problema è che certe persone anche se sono adulte non capiscano proprio come gira il mondo.
Non so quante volte ho sentito uomini lamentarsi di non avere successo con la ragazza che piaceva loro perché questa è una stronza, se la tira (non so se è un espressione tipica delle mie parti e in caso vuol dire: che fa la preziosa) o cose del genere.
Sul serio c’è qualcuno che riesce a dire delle cavolate del genere e crederci?
C’è una sola grande verità: se una ragazza single ed eterosessuale non esce con un uomo è perché quell’uomo per lei non vale abbastanza. Punto.
Questo non vuol dire che non esistano donne cattive o stronze ma solo che nel 90% dei casi chi va in bianco è perché non ha nulla di interessante da offrire.
Probabilmente il vero amore è cieco ma se vuoi che una ragazza esca con te la prima volta e come essere umano non hai niente di interessante da offrire perché mai lei dovrebbe farlo?
Educazione? Pietà?
La chiave del successo è sempre legata al tipo di persona che sei e a quello che stai facendo nella tua vita.
Io non sono nato “imparato” e ho dovuto sbatterci il muso più volte ma fortunatamente già intorno ai 16 anni iniziavo a capire come girava il mondo.
Per farti capire cosa vuol dire non nascere già capaci ho deciso di condividere con te un pezzo di una lettera (molto personale) che avevo scritto qualche tempo fa ad un mio caro amico e allievo che mi chiedeva consiglio dopo essere stato rifiutato dalla ragazza che gli piaceva
per rispondere alla tua domanda vorrei raccontarti qualcosa di personale e anche un po’ imbarazzante sulla mia adolescenza.
Quando avevo 14 anni dentro di me pensavo di essere un gran figo…
ma la realtà è che ero più che altro uno stronzetto arrogante e pieno di se.
Tuttavia come ti dicevo credevo di essere figo e pensavo che le ragazze e un po’ tutti in generale se ne sarebbero dovuti accorgere da soli.
Purtroppo le cose non andavano così e per me era un trauma scoprire che le persone non condividevano il mio stesso punto di vista.
Se ci provavo con una ragazza e lei mi dava un bel 2 di picche per me era semplicemente incomprensibile.
Essere rifiutato mi faceva provare un mix di sensazioni, dall’incompreso al frustrato passando per la tristezza, il dolore e a volte persino per la rabbia.
Per molto tempo pensai che dato che le ragazze non lo capivano da sole, il problema principale fosse legato alla mia incapacità di convincere la povera malcapitata di turno.
Inizialmente pensavo che avrei dovuto lottare di più o trovare qualche tecnica per conquistarla…
…ma mi sbagliavo di molto.
Se ci penso oggi, nonostante siano passati quasi 20 anni, me ne vergogno ancora.
Solo per farti qualche esempio: credo di aver cercato più di una volta di convincere la ragazza che mi piaceva che si sbagliava a mandarmi a quel paese.
Nella mia mente il problema era lei, perché non capiva quanto ci tenessi, quanto valessi come persona o quanto saremmo stati bene assieme.
Mi frustrava molto il fatto che nonostante glielo avessi spiegato, lei con me, non ci volesse stare nemmeno per provare.
Considerando poi, che m’impegnavo un sacco per convincerla, lottavo per lei e per il suo cuore… era ovvio che il problema non ero io.
Era lei che non mi capiva!
Anzi ai miei occhi era il mondo che sbagliava perché non mi capiva!
…ma come puoi ben intuire l’unico che sbagliava di brutto ero io!
Ero un bambino viziato e non comprendevo perché se volevo il giocattolo nuovo, il mondo non voleva darmelo.
E soprattutto non capivo perché, anche facendo i capricci fortissimo, il mondo insisteva nel non darmelo.
Oggi a ripensarci mi sembra un’assurdità ma allora ci stavo davvero male e ne soffrivo.
Crescendo, grazie al cielo, per me le cose sono cambiate.
Il punto di svolta nella mia vita sono state le arti marziali.
Grazie ad esse, ho intrapreso il mio percorso di crescita personale.
Col passare del tempo ho visto che ogni piccola conquista che facevo e ogni aspetto del mio carattere che riuscivo a migliorare: le persone lo notavano.
La mia prima intuizione, cioè che le ragazze avrebbero dovuto capirlo da sole, era giusta.
Il problema vero quindi non erano loro ma ero io.
Semplicemente non valevo abbastanza.
Giorno dopo giorno, miglioramento dopo miglioramento le cose per me però sono cambiate completamente.
Come faccio a dirlo?
Semplice, negli ultimi 15 anni senza nemmeno provarci ho collezionato più numeri di telefono di tutti i miei amici …e poi quando mi piaceva davvero una ragazza e volevo uscire con lei magicamente io piacevo a lei.
Ricordo un giorno quando avevo 25 anni. Era tardo pomeriggio e io ero in treno che stavo tornando a Verona per andare al lavoro dopo essere stato a Trento ad assistere alla laurea di un mio amico.
Sul treno ho casualmente incontrato una ragazza con cui ci avevo provato a lungo (senza successo) quando avevo 15 anni e quell’incontro mi ha fatto realizzare come per me le cose fossero completamente cambiate.
Lei era ingrassata mentre io ero più in forma di quando avevo 15 anni.
Lei non faceva sport mentre io avevo già collezionato alcuni importanti successi.
Lei non aveva un soldo e io stavo aprendo la mia seconda palestra.
Lei non era mai stata all’estero e io ero già stato in mezzo mondo.
Lei era infelice della sua vita mentre io ero entusiasta.
Lei era appena uscita da una relazione complicata con un tipo che la trattava male e io stavo assieme a una ragazza molto bella e intelligente (per mantenersi agli studi faceva la modella).
Lei ora mi invitava ad uscire mentre io rifiutavo le sue avance.
[…]
Diventa una persona migliore e il mondo se ne accorgerà.
Oggi dopo 20 anni passati a cercare di diventare una persona migliore posso dire con certezza che gli altri (non tutti chiaramente, ma la maggior parte) sono in grado di dare un valore a tutto ciò.
Una persona di successo sarà sempre più affascinante di un perdente.
Le persone vincenti non hanno bisogno di tecnichine o trucchetti.
I trucchi, proprio come nelle arti marziali, contano molto poco perché ciò che conta davvero: sono gli anni di allenamento.
Tutte le persone davvero degne di stima e rispetto che ho conosciuto nella mia vita devono il loro successo all’allenamento.
Tutto ciò che serviva loro, lo hanno appreso non con trucchi e scorciatoie ma impegnandosi, e imparando dai propri errori e dai propri mentori.
Hanno imparato a vincere giorno dopo giorno, rialzandosi dopo le sconfitte e superando sfida dopo sfida.
E anche senza scomodare alcune delle grandi persone che ho incontrato ti posso dire per mia esperienza diretta che la soluzione con la ragazza che ti piace non è mai cercare delle tecniche per sedurla o battere i piedi per terra più forte ma diventare delle persone migliori.
Apro una parentesi perché scrivendoti mi è venuto in mente il film “Ricomincio Da Capo”…quello del giorno della marmotta con Bill Murrey e Andy MacDowell.
L’hai visto?
Se non l’hai visto, te lo consiglio.
E’ molto divertente e contiene una grande verità.
Nel film, Bill cercava di sedurre Andy e non ci riusciva mai. Non importava quanti tentativi facesse o quanto migliorasse le singole tecniche. Semplicemente non ci riusciva.
Nel momento invece, in cui Bill ha smesso di cercare di sedurla e si e concentrato sul suo miglioramento personale le cose sono cambiate. Dopo un po’ di tempo (e quindi di allenamento) lui è diventato una persona migliore e Andy si è innamorata spontaneamente di lui.
Per me è andata esattamente così.
La ragazze di cui nella mia vita mi sono innamorato si innamoravano a loro volta di me non perché ci provavo spudoratamente o insistentemente ma perché semplicemente ora valevo abbastanza per superare la barriera inziale che loro alzavano per proteggersi… e una volta abbassata la barriera essere una bella persona gioca ancora di più a tuo favore.
Se vuoi un altro esempio allora pensa a quello che impari ogni giorno in palestra: se sei una gialla e le buschi da una verde la soluzione non è imparare una tecnica della marrone e nemmeno continuare a combattere dopo che sei stato sconfitto.
Devi allenarti e studiare di più, quando sarai cresciuto abbastanza, sconfiggere una verde non sarà un problema.
Quando sarai cresciuto abbastanza sarai pronto per combattere di nuovo anche contro lo stesso avversario che ti aveva sconfitto.
Penso che sia così per quasi ogni aspetto della vita.
Se qualcosa o qualcuno ti sconfigge è perché non vali ancora abbastanza.
Non c’è niente di cui offendersi è la realtà.
Usa le sensazioni spiacevoli dei tuoi insuccessi per alimentare il motore del tuo miglioramento personale…
La lettera continuava ancora ma poiché poi si parlava del mio amico, per rispetto della sua privacy la interrompo qui.
Credo comunque che il concetto chiave sia abbastanza chiaro: se una persona investe costantemente nella propria crescita personale è impossibile che i risultanti non arrivino.
Viceversa se questa stessa persona vive senza impegnarsi nello studio, nell’allenamento, nel business e nella sua crescita personale allora non può lamentarsi se le cose non girano come vorrebbe.
La mia esperienza di insegnante
Nei miei corsi insegno alle persone a diventare dei guerrieri perché per potersi difendere davvero non basta qualche trucco ma occorre sviluppare specifiche qualità mentali e abilità fisiche.
Chi impara a diventare un guerriero e inizia a percorre la via del miglioramento costante non diventa né invincibile, né ricco e nemmeno irresistibile per le donne però aumenta ogni giorno le proprie possibilità di successo in ogni ambito della vita.
Per farti un esempio: pensa a un tuo amico assolutamente normale e ora prova a immaginare questa stessa persona, più coraggiosa, più educata, più concentrata, più forte, più sicura, più disciplinata, più umile, più determinata e più sorridente: non credi che questa stessa persona avrebbe più chance di successo con la ragazza che gli piace, sul lavoro, nello studio, ecc.?
Personalmente ti posso dire che il risultato del cambiamento lo vedo tutti i giorni anche nei miei allievi più avanzati.
Sono delle belle persone che stanno avendo successo nei vari campi della loro vita…
…e questo successo non è dovuto al caso ma al fatto che hanno accettato l’idea che per migliorare bisogna impegnarsi.
Purtroppo non posso dire la stessa cosa delle persone che hanno abbandonato il corso alle prime difficoltà o di quei miei amici d’infanzia che sono allergici all’impegno…
…ogni volta che li vedo sono sempre bloccati nello stesso punto perché usano le loro energie, invece che per impregnarsi, per cercare trucchi e scorciatoie.
In ogni campo della vita, infatti, esistono fantomatici trucchi e tecniche magiche: questo vale sia per le arti marziali che per il business, per la forma fisica, per la seduzione, ecc., ma la verità è che questi trucchi servono solo ad arricchire chi li vende perché ciò che fai e che non ti migliora come essere umano ti lascerà sempre uno sfigato tanto quanto eri prima.
L’unica cosa che conta nella vita sono le abilità e per acquisire delle abilità serve impegno.
Le abilità non vanno confuse con le tecniche perché le tecniche sono solo gli strumenti che usa l’esperto ma non sono il modo in cui si diventa esperti.
Per concludere vorrei lasciarti con questo importante concetto e per semplicità provo a spiegartelo usando come esempio la difesa personale, la musica e la seduzione.
Il mio corso di difesa personale nei primi anni non sembra un normale corso di difesa personale: pochissime tecniche direttamente applicabili e tantissima attenzione all’acquisizione delle abilità strutturali perché le tecniche sono strumenti che in mano ad una persona con abilità funzionano mentre in mano a chi non ha abilità sono inutili.
Per farti un esempio: immagina la tecnica come una chitarra e l’abilità come saperla suonare.
Anche la chitarra più spaziale del mondo è inutile nelle mani di chi non sa suonare.
Per dirla con altre parole: una battuta è il modo in cui una persona affascinante fa ridere la ragazza che gli piace ma non è la stessa cosa se dietro alla battuta c’è o meno una persona di valore perché non è la battuta che seduce ma è la persona che la dice.
Se vuoi avere successo con la ragazza che desideri non devi copiare le battute dei film ma devi diventare una persona di grande valore così come se vuoi diventare un guerriero e imparare a difenderti non devi copiare una tecnica ma imparare delle vere abilità.
P.s. se vuoi allenarti con me per migliorare le tue abilità di guerriero ma non abiti a Verona puoi sempre valutare di partecipare a qualche stage (qui trovi maggiori info).
P.p.s. ma se per ragioni logistiche o economiche, nemmeno partecipare ad uno stage è alla tua portata, cerca almeno di non penderti il podcast “Guerriero Efficace”: è gratis e sono certo che ti sarà di grande aiuto. (per avere più info sulle risorse gratuite clicca qui!)
“oggi sii umile, sorridi e allenati perché presto sarà già domani”
Alla prossima
Enrico Luciolli