Anche quest’anno il Natale si avvicina a grandi falcate e così prima di essere tutti inebriati dal clima delle feste e appesantiti da cene e cenoni è il momento di un bell’articolo provocatorio.
Nella decima puntata del podcast di Guerriero Efficace ho deciso di trattare un argomento molto spinoso:
La ricerca dell’unica e sola arte marziale che ha senso allenare…
…ma in quella puntata mi sono voluto spingere oltre così non solo ho parlato dell’arte migliore ma ho rivelato al mondo qual è lo stile che in poco tempo ti fa diventare più forte di Mike Lee (un guerriero concepito in provetta ricombinando il DNA di Mike Tyson e di Bruce Lee).
Come puoi immaginare la cosa ha generato molte obiezioni soprattutto da parte di chi credeva di stare già facendo l’arte perfetta.
Oggi cercherò di aggiungere qualcosa per rispondere in modo indiretto ad alcune domande e critiche che ho ricevuto ma ti avviso già che questo articolo non sarà la copia per iscritto del podcast per cui se ti sei perso la decima puntata la puoi ascoltare gratis cliccando qui.
Lo spirito del natale
Non tutti riescono a vivere al meglio lo spirito del Natale e conosco più di una persona che per colpa di una serie di brutti trascorsi quando sente parlare di natale diventa un po’ Grinch.
Quando si è adulti, infatti, farsi coinvolgere dallo spirito natalizio (escludendo il fattore religioso e consumistico) non è semplice perché questa festa ha almeno 3 prerequisiti:
- avere delle persone a cui si vuole bene in modo disinteressato.
- poter trascorrere del tempo con loro la notte del 24 o durante il giorno del 25
- poter scambiare dei doni come segno di affetto.
Non so tu come viva il natale ma, da adulti, specialmente se manca il primo punto, è davvero dura…
Spero non sia questo il tuo caso ma comunque sia sicuramente ricorderai che da bambini tutto era diverso ed era oggettivamente molto più facile immergersi nello spirito natalizio.
Solo per il fatto di essere piccoli c’erano un sacco di parenti che ti volevano bene ma soprattutto c’era Babbo Natale che portava i regali…
…e quello da solo faceva già il 90% del successo di questa festa.
Parte dello spirito del Natale è quindi ritornare un po’ bambini per rivivere con lo stesso trasporto quei giorni.
E se in linea di massima credo che ritornare piccoli per un paio di giorni all’anno sia qualcosa che può fare bene allo spirito perché aiuta a riassaporare la magia dei doni e del natale, non sono altrettanto convinto che vivere la maggior parte dell’anno come un bambino di 5 anni che crede nell’esistenza di babbo natale sia qualcosa di positivo.
Babbo Natale è una favola inventata dai grandi per rendere ai bambini più magica l’attesa dei regali e ovviamente non voglio entrare nell’etica di tale scelta ma potremmo definirla una specie di bugia a fin di bene…
Comunque sia come tutte le bugie ha le gambe corte e, o per deduzione, o perché qualcuno a scuola fa la soffiata, a un certo punto tutti scoprono l’inganno e non esiste al mondo alcun adulto sano di mente che creda ancora nell’esistenza del filantropico anziano sovrappeso.
Quando si è adulti lo scambio dei regali è quindi solo un gesto d’affetto che non ha più bisogno di essere nascosto dietro la figura di Babbo Natale.
I grandi che si comportano da bambini
Ma se sulla carta nessun adulto crede ancora a Santa Claus ci sono molti uomini che nei fatti si comportano come quando avevano 5 anni.
E non solo cadono vittima di favole e bugie ma ragionano ancora per estremi come quando andavano all’asilo.
Il fatto è che quando si è così piccoli da credere ancora che qualcuno ti possa rubare il naso si è anche giustificati se si abbocca all’idea di un misterioso benefattore lappone… ed è perfino scusabile l’idea di credere di avere ricevuto i giocattoli “più migliori dell’universo”.
Ma quando si cresce e si inizia a comprendere la vastità del mondo allora Babbo Natale e il ragionare per assoluti dovrebbe iniziare a far spazio ad un pensiero più maturo.
L’idea mitologica e irreale di un vecchio circondato da elfi e renne volanti che ti regala il giocattolo “più migliore dell’universo” dovrebbe fare spazio all’idea di un genitore amorevole che pur con tutti i suoi limiti cerca di mostrarti il suo affetto donandoti quanto gli è possibile.
Ma torniamo un attimo ai bambini di 5 anni perché, se guardiamo cosa succede quando si incontrano tra di loro due bambini viziati che hanno ricevuto regali simili e che sono convinti entrambi di avere ricevuto il giocattolo migliore, possiamo vedere in quel momento la stessa apertura mentale che affligge la mente di molti marzialisti.
Nel mondo degli assoluti questa cosa è inconcepibile ed è così che laddove il bambino non è stato ancora ben educato nascono antipatie, litigi, rabbia, invidia e bullismo.
Quando il confronto viene boicottato, quando diverso significa sempre sbagliato e quando chiunque sostenga punti di vista diversi dai nostri va sempre insultato e criticato a priori, c’è un grosso problema di maturità.
Onde evitare equivoci ci tengo a precisare che ovviamente esistono sempre dei limiti a ciò che ho appena detto perché per esempio un truffatore non è solo uno che ha un punto di vista diverso ma qualcuno che cerca di avvantaggiarsi a nostro danno.
Idem dicasi per assassini, stupratori, pedofili ecc.
Ma nella misura in cui dall’altro lato del confronto non c’è una persona malintenzionata nei confronti del prossimo allora ogni ostilità è espressione di quel mondo di assoluti tipico dei bambini viziati dell’asilo.
I bambini viziati e le Arti Marziali
Penso che politica, religione e arti marziali siano i tre parchi gioco in cui i bambini-viziati che vivono ancora di assoluti si trovano più spesso a giocare una volta che diventano maggiorenni.
Senza che mi metta qui a farmi nuovi nemici parlando anche di politica e religione mi limiterò a fare l’esempio sulle arti marziali ma sono certo che le persone più argute non faranno fatica a scorgere modi simili di ragionare anche in altri campi.
Babbo Natale che per magia porta il regalo migliore a me ricorda l’idea del maestro di arti marziali perfetto che dona al proprio allievo l’arte migliore del mondo…
…e se sei un bambino di 5 anni e vuoi credere che il tuo maestro di arti marziali sia Babbo Natale allora vai tranquillo ma quando cresci è meglio che ti scrolli di dosso queste idee infantili.
Il tuo insegnante è un essere in carne ed ossa che con tutti i suoi limiti cerca di donarti la sua esperienza.
Immaginando un parallelo tra Babbo Natale e il papà che a natale ti fa i regali possiamo dire che la qualità dei regali che potrai ricevere sarà determinata da quanto il genitore ti vuole bene e da quanti soldi ha a disposizione.
Da cui similmente ne deriva che le possibilità che il tuo insegnate ti trasformi in un ottimo praticante di arti marziali dipende da quanto lui tiene alla tua crescita e dall’ampiezza del suo bagaglio tecnico.
Ma in entrambi i casi sia il papà che il maestro di arti marziali, per quanto siano animati da buone intenzioni e dispongano di molte risorse, sono pur sempre delle persone reali e non certo creature magiche e infallibili dotate di super poteri.
Inoltre non credo che essere un buon insegnante o un buon genitore sia una proprietà esclusiva ma credo invece che possano esistere contemporaneamente al mondo più di un buon genitore e più di un buon insegnante.
Per come la vedo io pretendere di essere l’unico ad avere ragione quando la fuori ci sono all’incirca altri 7 miliardi di esseri umani lo trovo quantomeno un po’ arrogante.
Ed è per questo che come accennavo in modo ironico nel titolo devi temere chi nel mondo delle arti marziali cerca di fingersi al di sopra di tutti.
Immaginare un mondo in cui esiste Babbo Natale significa negare il gesto d’affetto di milioni di genitori così come l’idea di un solo Maestro o di una sola Arte Marziale significa negare l’esistenza di centinaia di migliaia di altre persone che hanno dedicato la vita allo studio delle discipline marziali.
Non si tratta di odiare ma di avere consapevolezza
E se odiare Babbo Natele ovviamente non ha senso perché: primo non esiste e secondo perché anche come personaggio immaginario con il suo sorriso e la sua generosità rappresenta degli ideali positivi.
Si tratta almeno di capire che essendo un personaggio irreale, per quanta simpatia possa generare, va confinato al mondo della fantasia.
E anche i maestri che si pongono come super uomini vanno confinati nel mondo della fantasia…o meglio ancora andrebbero confinati nel modo dei malati mentali.
Di solito questo genere di insegnanti a differenza di Babbo Natale non suscitano alcuna simpatia perché sono molto arroganti ma hanno comunque un certo successo perché attraggono gli insicuri e fanno leva su alcune debolezze umane.
Ma se non lasciamo loro la possibilità di farci ingolosire con promesse assurde e sappiamo avere quel minimo di senso critico allora quella del maestro di arti marziali sbruffone è una malattia che possiamo sconfiggere.
Dal mio punto di vista è sicuramente una buona pratica isolare e ignorare coloro i quali nelle arti marziali si pongono come unici depositari del vero sapere, quelli che creano sette o quelli che con fare sbruffone denigrano gli altri.
Purtroppo internet ha dato nuova linfa agli sbruffoni e su Facebook, YouTube e sui forum è facilissimo trovare i “so tutto io” e i “siccome io lo faccio in modo diverso da te allora tu hai torto” che offendono, sfottono e si comportano da bulli millantando di essere gli unici a sapere tutto su arti marziali e difesa personale.
Ne parlavo proprio ieri con un paio di miei amici istruttori e siamo giunti alla conclusione che la vita di chi fa arti marziali è come un lungo sentiero:
Da un lato ci sono i maestri truffatori e impreparati che non hanno niente da offrirti e che puntano solo al tuo portafoglio e dall’altro quelli che siccome sanno fare qualcosa si atteggiano a super uomini e più che insegnare arti marziali usano gli allievi per autocelebrare se stessi e la loro religione marziale (e anche in questo caso il più delle volte puntano comunque ad alleggerirti il portafoglio).
Ne deriva che una delle abilità più importanti per un praticante è quindi quella di saper scegliere i giusti maestri:
quelli che sanno accelerare la tua crescita.
Non si tratta di fare arti marziali gratis perché la qualità ha sempre un prezzo ma si tratta di trovare qualcuno che tecnicamente valga come insegnante e che sia anche un essere umano da cui ha senso imparare.
Il primo passo lungo il sentiero è quindi quello di imparare a non cadere nelle grinfie di egomaniaci e truffatori.
E per fare questo primo passo non devi spendere neanche un centesimo perché ti puoi aiutare con tutti i materiali gratuiti che condivido.
Puoi partire dalla guida rapida per scoprire i 7 tipi di maestri disonesti, puoi leggere i vari articoli sul blog e guardare un po’ dei video sul canale YouTube ma ti consiglio anche di non perderti il podcast e la newsletter.
Trovi tutto elencato qui: risorse gratis.
Infine ti propongo un gioco:
quando trovi qualche praticante o istruttore di arti marziali che si comporta da bullo lascia un commento alle sue affermazioni rimandando a questo articolo.
Potresti scrivergli qualcosa tipo:
Ti consiglio di leggere questo articolo https://www.guerrieroefficace.it/arti-marziali-e-babbo-natale/ perché mi ha fato pensare a te.
“oggi sii umile, sorridi e allenati perché presto sarà già domani”
Alla prossima
Enrico Luciolli