Parliamoci chiaro: arriva un certo punto, nel percorso di ogni marzialista, in cui ti rendi conto che l’allenamento in palestra non basta più e che per migliorare dovresti praticare ogni giorno.
È un momento critico per tutti e chi non è abbastanza determinato, smette per la frustrazione.
C’è chi dice non ho tempo per andare in palestra tutti i giorni, chi si lamenta che senza compagno è inutile e chi non sa bene cosa fare.
In tutti i casi la soluzione è una sola….
…e no!
Non è il doping!!!
…ma l’allenamento a corpo libero.
L’allenamento individuale è forse il migliore allenamento che si può fare.
Mi auguro di cuore che lo sapessi già!
…ma se quando l’hai letto non hai pensato: sì certo, lo sapevo già!
Allora abbiamo un problema.
Se non ti è mai stato detto forse è perché stai facendo qualcosa di moderno tipo un corso di difesa personale (di quelli scarsi)…
…e la colpa probabilmente è di alcuni preconcetti che girano tra le menti meno illuminate del mondo marziale.
I 3 preconcetti peggiori del mondo marziale!
- Il primo sostiene che uno stile più vecchio è migliore.
- Il secondo sostiene che uno stile più moderno è migliore.
- Il terzo sostiene che la verità è solo in un posto.
Ecco; ora che hai gli ingredienti di base, scegline uno dei primi due e uniscilo al terzo.
Hai fatto?
Bene, ora hai la mappa per trovare alcuni dei peggiori maestri di arti marziali della storia.
…spero di non dover essere io il primo a dirtelo ma…
…la verità sta nel mezzo.
Sì, ma cosa centra?
Adesso ci arriviamo:
Uno stile tradizionale spesso porta molta enfasi su postura e motricità ma si compone di tecniche che in un contesto moderno potrebbero risultare inefficaci e anacronistiche.
D’altro canto, essere nati nell’epoca moderna non rende di certo i maestri degli stili più recenti più furbi di quelli del passato: lasciarsi prendere dalla fretta di realizzare, di sacrificare le basi a favore di una presunta efficacia è altrettanto sbagliato.
Iniziamo a riconsiderare le cose in modo onesto e cerchiamo di prendere gli aspetti migliori delle due scuole di pensiero.
È verissimo, modelli moderni hanno di certo maggiore possibilità di adattarsi a richieste ed esigenze attuali, ma non possiamo dimenticare che, se per centinaia di anni le persone si sono allenate secondo certi principi, un motivo c’è.
Detto questo arriviamo al grande errore del marzialismo moderno:
La soppressione delle forme!
Vuol dire che bisognerebbe imparare i kata anche negli stili moderni?
Certo che No!
Vuol dire che il lavoro a corpo libero è importantissimo e che troppo spesso viene dimenticato a favore di applicazioni che lasciano il tempo che trovano.
Se nel tuo stile fai solo applicazioni, non fare l’errore di crederti più furbo degli altri o di poter saltare dei passaggi.
Se non ti alleni a solo ti scontrerai presto contro dei limiti insuperabili dato che non avrai più abbastanza motricità per migliorare.
Per questo l’allenamento a corpo libero è così importante: sviluppa la motricità.
Col mio lavoro mi capita spesso di partecipare a stage, come insegnante e come allievo, così da potermi confrontare e aggiornare costantemente.
Soprattutto negli open-days è possibile vedere personaggi che praticano da anni ma che si muovono con la grazia di una mucca sul ghiaccio.
Magari sulla carta conoscono anche le applicazioni, ma al di fuori dei binari prestabiliti della tecnica vanno nel pallone e non riescono più a concludere nulla.
Non è colpa loro, ma di una cattiva didattica.
Se pensi a parare il pugno perché lo simuli solo mentre il compagno ti attacca, dove troverai il tempo e le energie mentali per migliorare la tua postura e il tuo equilibrio?
Se ti muovi come un cucciolo di giraffa appena nato o hai la postura di Andreotti, quante speranze hai di difenderti?
Per questo invito i miei allievi ad allenarsi da soli, a casa, ripetendo spesso esercizi posturali e di equilibrio anche molto semplici.
Ti faccio un altro esempio: il cross (o diretto lungo).
Uno dei colpi base del pugilato.
Dietro a un cross portato correttamente ci sono moltissime variabili: postura, rotazione sull’avampiede della gamba arretrata, scaricamento del contraccolpo, l’abitudine a non abbassare la guardia dell’altro braccio, ecc. Ripetere sequenze infinite di jab, cross e ganci a casa, davanti a uno specchio, essere critici e cercare di migliorare continuamente la forma è molto più importante di conoscere astruse tecniche utilizzabili solo in situazioni particolari.
Le tecniche nella realtà contano molto poco, equilibrio coordinazione e motricità sono più importanti.
“Non ho paura di chi ha praticato diecimila calci una volta sola,
ma di chi ha praticato un calcio solo, diecimila volte.”
Bruce Lee
Con questa frase Bruce Lee ha centrato perfettamente il problema: un solo calcio, praticato fino al perfezionamento, garantisce una motricità che si estende oltre la singola tecnica.
Allenarsi da soli, anche in maniera molto semplice, non solo è efficace, è essenziale.
…e non saltartene fuori con scuse del tipo: …eh ma io non ho tempo!
Davvero vuoi dirmi che su 24 ore non hai neanche 10 minuti per tirare un po’ di calci o di pugni davanti allo specchio?
…vergognati di dire le bugie alla tua età e adesso vai ad allenarti!
“oggi sii umile, sorridi e allenati perché presto sarà già domani”
Alla prossima
Enrico Luciolli